Ammonizione 5-6


“Per il frate minore non ci sia altro vanto se non nella croce del Signore nostro Gesù Cristo”.

Con questa V Ammonizione, Frate Francesco compone un’altra strofa armoniosa del “Cantico della povertà interiore “. Siccome egli vuole percorrer e la sequela di Cristo insieme ai suoi frati  sa bene che la prima cosa da fare è quella di accogliere la proposta evangelica: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua» (Le 9,23). Si tratta del punto chiave per la conquista della minorità francescana: “Rinnega te stesso”, ossia recupera il tuo egoismo apri la tua coscienza all’amore Serafico per Dio e per il prossimo. Solo così, allontanato l’ostacolo principale, diventato vero povero nello spirito, potrai seguire Cristo “dovunque vada”.

Alcuni preziosi consigli di frate Francesco

Consideriamo in quale preziosi condizione ci ha messo il Signore.                                                                                                Il Torniamo a Francesco, vediamo che il primo e fondamentale atteggiamento che Francesco consiglia è quello di capovolgere l’impostazione della natura umana “decaduta ” e passare  dal culto del proprio  “io” al culto di Cristo in Lui adorare il Padre “in Spirito e verità” (Gv 4, 23).

Classificazione: 4 su 5.

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Due importanti verbi:

Quindi insieme al verbo “appropriarsi”, viene aggiunto in questa quinta ammonizione, insieme allo smascheramento di Francesco dell’antiprogetto cristiano cioè: “gloriarsi”. I due verbi stretti tra loro cioè: il desiderio di appropriarsi del bene, che con grande fatica e determinazione si cerca di compiere, ha come obbiettivo quello della gloria personale.  Questa è l’inversione demoniaca che si può nascondere dentro il bene che il “frate minore” si “sforza” di compiere.

Qualche conclusione.

Come possiamo sintetizzare la proposta potrebbe essere così riassunta: se anche tu conoscessi tutti i misteri di Dio in tutto questo non puoi esaltarti né gloriarti. L’esaltarsi e il gloriarsi assomigliare al demonio.
Nelle ultime due righe dell’ammonizione frate Francesco propone l’altra situazione che potrebbe essere motivo di esaltazione: nella infermità e nella croce di ogni giorno. Passando dal “tu” al “noi”, Francesco proclama fonte di gloria e di esaltazione, di gioia e di letizia, la debolezza e il fallimento, per Francesco si tratta di riconoscere quando l’uomo è veramente se stesso, quando tocca la sua verità

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